LA FAME VA VIA E POI TORNA
LA DIGNITA' UNA VOLTA PERSA NON TORNA
Nella comunità siberiana, i bambini Kolyma e Gagarin stringono una forte amicizia e crescono insieme sotto la guida del nonno Kuzja.
Una guida molto particolare, che insegna loro l'uso delle armi, l'onore ed il rispetto per tutte le creature che Dio ha voluto sulla terra, tranne i poliziotti, i banchieri e gli usurai, rubare a loro è permesso.
Con una guida così rigida e forte, la comunità siberiana affronta le difficoltà della vita, ma quando tutto sembra procedere in modo tranquillo, un'incidente cambia per sempre la vita di questi giovani ragazzi.
Gagarin finisce in galera e quando torna nella comunità siberiana, la sua propensione alla violenza, la sua incapacità d'amare e di rispettare le promesse fatte, lo coinvolgerà nella mafia e nell'uso di droghe.
Nonostante l'amicizia con Kolyma e Xenya sia molto importante, niente tra loro sarà più come prima e quando si finisce per compiere atti violenti sui propri amici, il cuore si pietrifica lasciando il posto solo alla vendetta.
È così che il premio Oscar, Gabriele Salvatores, ci racconta la storia tratta dal romanzo di Nicolai Lilin, uno scrittore russo, che non scrive in russo ma bensì in italiano.
La storia è intensa, importante, perché parla di un legame di sangue e di un fondamentale senso di appartenenza, che gestisce ogni cosa, perché la tribù è la famiglia oltre che la casa, perché l'onore ed il rispetto devono sempre regolare la vita e le scelte che facciamo, sopratutto quando si ha a che fare con il male ed il bene.
La comunità si stringe attorno ai suoi uomini e li protegge come nessun altro saprebbe fare, ma se non si rispettano le regole, la comunità allora non perdona.
La regia è bellissima, Salvatores, ci regala colori vividi in mezzo al freddo ed al bianco che tutto annulla, una fotografia meravigliosa che rende piena e corposa la storia.
John Malkovich è praticamente perfetto nella parte del capo della comunità siberiana, la sua figura trasmette sicurezza e carisma, un cattivo verace che riesce a farsi amare perché animato da sentimenti autentici.
Un film che mi è piaciuto molto, un mondo affascinante, un mondo particolare che intriga lo spettatore.
Forse la sceneggiatura, ha qualche pecca, ma il film è comunque ben fatto e qui il merito va tutto al regista Salvatores che ha saputo giocare d'esperienza.
Un film che non ti aspetti, un film italiano ma dal taglio americano, un film che anticipava già nel 2013 la nuova vita del cinema italiano che torna a lavorare con le star di Hollywood.
E per questo film, ho deciso di proporre un piatto importante della cucina russa, i ravioli chiamati Pelmeni, una bontà tutta da provare, che ha lasciato in me un ricordo gastronomico indelebile.
Quindi oggi ecco a voi i PELMENI CON PANNA ACIDA e prima di procedere a RAVIOLARE, passiamo da Beatrice con i TACOS CON CARNE E FAGIOLI tratti dal libro "Un giorno" di Nicholls.
Ed ora lasciatevi incuriosire dai Pelmeni!
Ingredienti per i ravioli:
300gr di farina
2 uova
30ml di acqua
Sale q.b.
Per il ripieno:
150gr di macinato di maiale
150gr di macinato di manzo
Sale & pepe q.b.
Impastare la farina con le uova, l'acqua ed il sale.
Appena l'impasto sarà liscio e compatto, con il mattarello tirate la sfoglia con uno spessore di 2 mm, con un coppa pasta o un bicchiere ricavate dei dischi di pasta.
Amalgamate le carni di manzo e maiale con il sale ed il pepe e mettete una noce di carne sul disco di pasta.
Appena l'impasto sarà liscio e compatto, con il mattarello tirate la sfoglia con uno spessore di 2 mm, con un coppa pasta o un bicchiere ricavate dei dischi di pasta.
Amalgamate le carni di manzo e maiale con il sale ed il pepe e mettete una noce di carne sul disco di pasta.
Chiudete dando una forma similare ai tortellini.
Cuocete i pelmeni in abbondante acqua salata e quando vengono a galla sono pronti, ci vorranno circa 6/8 minuti.
Cuocete i pelmeni in abbondante acqua salata e quando vengono a galla sono pronti, ci vorranno circa 6/8 minuti.
Serviteli, semplicemente accompagnati da abbondante panna acida.
Buon film e buon raviolo!.
I PELMENI RUSSI
I RAVIOLI...
DALLA RUSSIA CON AMORE
BUONA VISIONE
ALLA PROSSIMA!
Ottima ricetta da provare al più presto dopo avere letto il libro. Un grande saluto.
RispondiEliminaQuesto piatto è spettacolare!!! Mi diverto sempre a sbirciare nel tuo blog, è differente! Poi adoro leggere e quindi questo è tra quelli di prossimo acquisto! Un abbraccio
RispondiEliminaMarta