NON C'E' NIENTE DI PIU' UMANO DELLA SOPRAVVIVENZA
Finalmente si ricomincia con la rubrica "UN FILM UN LIBRO UNA RICETTA" e quest'oggi lo facciamo alla grande, con un film bellissimo sia dal punto di vista puramente visivo, che di sostanza.
Caleb è un giovane ed intraprendente impiegato di un'azienda di computer, vince una lotteria aziendale e viene invitato a trascorrere qualche giorno nella magione dorata ed inaccessibile del capo fondatore dell'azienda.
Nathan, sta lavorando ad un segretissimo progetto sull'intelligenza artificiale e propone a Caleb di svolgere alcuni test, per verificare le capacità di Ava, un robot che si comporta come un'essere umano.
Nathan, sta lavorando ad un segretissimo progetto sull'intelligenza artificiale e propone a Caleb di svolgere alcuni test, per verificare le capacità di Ava, un robot che si comporta come un'essere umano.
Ma dietro a questo geniale esperimento, si nascondono molteplici verità, sottili inganni ed autentiche paure.
E' l'eterno gioco dell'uomo che sogna di diventare Dio, cercando d'instillare un'intelligenza artificiale in una macchina, priva però, di quell'anima che rende speciale la coscienza umana.
Ava (ALICIA VIKANDER), tanto bella, tanto intelligente da spiazzare anche il più avveduto degli umani, docile, obbediente, affabile, curiosa, schiava dell'uomo che l'ha creata e capace di manipolare con l'uso della parola le menti altrui.
Sembra di vedere un film su Frankestein in chiave moderna e androgina, gli ambienti quasi asettici, lo stile pulito e senza fronzoli della narrazione, lo rendono fresco e curioso, molto intrigante per quella familiarità umana che pervade costantemente tutto il film.
Al regista Alex Garland, non sfugge mai il controllo, tutto è puntuale e preciso, sembra quasi che voglia prenderti per mano e condurti lui stesso, nei meandri dell'intelligenza artificiale, fino a spingerti oltre quella linea, in cui, la morale, l'etica e la scienza travalicano ogni cosa.
Chi è l'essere umano e chi il robot?, chi è il buono ed il cattivo?, chi può dire cos'è giusto e cos'è sbagliato?, alla fine, l'apparenza inganna gli occhi dello spettatore più comunemente di quanto si pensi.
Un film che vi piacerà, perchè in grado di rendervi partecipi del mondo che rappresenta.
Per la nostra ricetta, mi sono ispirata alla vodka che Nathan beve spesso, in cui affoga pensieri, opere ed omissioni, una sorta di porto sicuro per ritrovare una realtà umana.
Quindi sono partita da un cocktail che poi ho deciso di trasformare in un ghiacciolo, sentendo così il bisogno di prolungare un'alcolico piacere.
Quindi ecco i miei GHIACCIOLI ALLA VODKA CON MENTA E THE' VERDE.
Ma prima passiamo alla lettura di BEATRICE con "LA RAGAZZA FANTASMA" e la sua ZUPPETTA PICCANTE DI CALAMARI E SEPPIE.
Adesso però beviamoci un ghiacciolo!.
Ingredienti x 4 ghiaccioli:
5dl di thè verde
2 cucchiai di zucchero
1dl di vodka
menta in foglie q.b.
Preparate il thè verde, portando ad ebollizione l'acqua, scioglieteci lo zucchero e fate raffreddare.
Pulite e lavate le foglie di menta, aggiungetele al thè freddo e frullate tutto.
Filtrate per eliminare i residui delle foglie.
Unite la vodka, assaggiate e versate il tutto negli stampini da ghiacciolo.
Lasciate in freezer almeno 8 ore.
GHIACCIOLI DA BERE
FRESCHISSIMI
PIACERE ALCOLICO
CIAONE!!!
BUON FILM A TUTTI
ALLA PROSSIMA