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venerdì 24 luglio 2020

RED RICE SUNRISE.....con mousse di mais e gamberoni cajun....MTC TASTE THE WORLD!!!

Eccomi qua con la seconda parte del progetto MTC TASTE THE WORLD.
La prova creativa, ovvero dover reinterpretare il capo saldo della comunità afro dei GULLAH GEECHEE lo strepitoso RED RICE che ho preparato nel post precedente QUI.


La parte più difficile è stata trovare un'dea e perseguirla, non perdendo mai di vista, la ricetta del Red Rice nella sua tradizione e non snaturare ciò che questo piatto rappresenta.
Come si fa a mantenere insieme il giusto mix di ingredienti e creatività senza scivolare nel banale, ma anche nell'accostamento non sense? esattamente con lo studio e la ricerca delle tipicità del territorio e la semplicità della materia prima, in buona sostanza, con la semplicità si fa centro.
Infondo quando una cosa è tanto buona di per sè, aggiungere qualcosa rischia di diventare troppo.
Dovendo quindi rispettare la ricetta, ho deciso di mantenere il Red Rice esattamente come la tradizione vuole e di aggiungere solo una mousse di mais ed un gamberone cajun, il pizzico di follia sta nel servirlo in un bel bicchiere da Martini.
Questo oltre che scenografico, permette anche di assaporare le diverse consistenze degli ingredienti e diverte il palato.
La scelta degli abbinamenti con il Red Rice, va da se, il gambero è parte integrante della dieta degli stati del sud e la sua polpa, resa leggermente piccante dal mix di spezie cajun, si esalta all'ennesima potenza con la mousse di mais, altro elemento ben conosciuto nelle cucine americane.
La mousse di mais è favolosa, regala scioglievolezza al riso e spegne dolcemente gli ardori piccanti del mix di spexie cajun ed il grasso della pancetta, quindi abbinamento TOP!.
Alla fine arriva il red rice con le sue note di alloro e cipolla che si distinguono perfettamente.
Assolutamente un cocktail innovativo e di sicuro effetto, quando si dice, basta il lusso della semplicità per godersi la vita.

Ecco a voi la ricetta:

Per il RED RICE vedi qui

Per la mousse di mais

200g di mais dolce in scatola
200ml di panna fresca da montare
sale e pepe q.b.
1 cucchiaio di latte


Per i gamberoni cajun

6 gamberoni

per la marinatura mix spezie cajun

2 cucchiai di olio d'oliva
1 cucchiaino di timo secco
1 cucchiaino di pepe nero
1 cucchiaino di pepe bianco
mezzo spicchio d'aglio
peperoncino in polvere secondo il vostro gusto
1 cucchiaino di paprika dolce
1 pizzico di cannella
2 cucchiaini di sale


English version:
for the corn mousse

200g canned sweet corn
200ml of fresh wipping cream
salt and pepper to taste
1 tbsp milk

For Cajun prawns

6 prawns
for marinating cajun spice mix:

2 spoons of olive oil
1 teaspoon dry thyme
1 teaspoon black pepper and white pepper
half a clove of garlic
chilli powder according to your taste
1 teaspoon sweet paprika
1 pinch of cinnamon
2 taspoon of salt


Pulite i gamberi e metteteli in una ciotola con la marinatura cajun, mescolate bene con le mani affinchè tutte le spezie siano ben amalgamate, coprite con pellicola per alimenti e riponete in frigo per almeno 2 ore.
Preparate il riso secondo la ricetta e lasciatelo intiepidire nella sua pentola coperta con il canovaccio ed il coperchio.
Mentre il riso riposa, in un pentolino mettete a tostare per circa 2 minuti il mais scolato dal liquido di conservazione.
Aggiungete un cucchiaio di latte, un pizzico di sale e fate cuocere per altri 5 minuti, mescolando ogni tanto.
Trasferite il mais nel bicchiere del frullatore ad immersione e frullate tutto.
Passate la crema di mais con un colino a maglie, per togliere il liquido in eccesso, renderla liscia e fatela raffreddare.
Montate la panna fresca e poi unitela alla crema di mais avendo cura di non smontare il composto.
Scaldate una pentola e cuoceteci i gamberi 2 minuti per lato senza aggiungere olio.
Adesso assemblate il bicchiere con uno strato di red rice, poi la mousse di mais, la pancetta croccante ed il gamberone che ci si tuffa.
Prezzemolo fresco o timo per decorare.


English version:

This creative recipe was born from the idea of making a traditional dish modern and attractive.
With the typical local products such as corn and prawns, the taste and culture that make Red rice so important is not lost.
Taste and smell are satisfied, as well as tradition.
Simplicity is the password to make everything special and the Martini glass makes everything fresh and new!.

Clean the prawns and put them in a bowl with the cajun marinade, mix well with your hands.
Cover with cling film and store int he fridge for 2 hours.
Prepare the Red rice according ti the recipe.
Toast the corn for about 2 minutes, add a spoon of milk a pinch of salt and cook for another 5 minutes, stirring occasionally.
Transfer the corn to the glass of the immersion blender and blend everything.
Pass the corn cream with a mesh strainer, to remove the excess liquid, make it smooth and let it cool.
Whip the cream and add it to the corn cream.
Heat a pot and cook the prawns 2 minutes per side without adding oil,
Take a Martini glass, put a layer of Red rice, then the corn mousse, the bacon and the prawn.
Decorated with the fresh parsley.


con questa ricetta creativa partecipo a Mtc taste the world



venerdì 17 luglio 2020

RED RICE...MTC TASTE THE WORLD...riparTIAMO MTC!!!

Finalmente posso mettere fine alla lunga pausa dal mio blog.
Ovviamente a chi interessa sapere perché tanto silenzio, perché quest’abbandono indeterminato in un limbo senza confine, dico solo che negli ultimi anni, mi sono trovata a ripensare a riformulare la mia vita.
Con questo mi sono trovata sempre più spesso a cambiare idea, prospettive da cui guardare le cose, imparare ad incassare le sconfitte ma scoprire anche nuove gioie.

Quando l'MTC ha deciso che era giunto il momento di chiudere i battenti e mettere fine ad una delle più belle e stimolanti community del web, all'improvviso qualcosa mi è venuto a mancare.
Se già ero smarrita, a darmi il colpo di grazia è arrivata questa notizia e tutti gli anni passati a cercare di stare al passo con il livello dell’Mtc, mi sono sembrati buttati nel cesso.
Ma chi,ha come me la dipendenza da MTC, non può resistere e TAAAAACCCC! rieccoci tornati in pista con un nuovissimo progetto degno della fenice che risorge dalle ceneri.
MTC Taste the world, un progetto che ha intenzione di restituirci in tavola, ma non solo, le culture etniche che hanno radici profondissime dalle quali ci siamo nutriti per essere ciò che siamo oggi.
Un progetto importante, interessante, stimolante, che fa impazzire il mondo!
Alessandra Van Pelt mente, corpo ed anima dell’Mtc ci ha praticamente restituito alla vita ed io sono qui, sono presente e pronta per viverla!
Questa prima sfida, divisa in 2 parti, prevede una prima realizzazione TECNICA ed una seconda CREATIVA.
La ricetta è il RED RICE dei Gullah Geeche.

Per chi non conoscesse quest'etnia, sono considerati la comunità più afro di tutte quelle presenti negli Stati Uniti.
Insediatasi negli stati del sud, sono la comunità più autentica e legata alle proprie tradizioni, tanto da essere oggetto di studio da parte di tutti gli antropologi.
Il loro attaccamento alla propria identità culturale, ne ha fatto un simbolo di costume, resilienza e coraggio.
Alessandra ce li racconta con dovizia di particolari QUI in questo video.
La ricetta oggetto della sfida, è il piatto emblema dei Gullah Geeche, da riproporre nella versione tradizionale, per imparare ad assaporare una cultura tanto lontana dalla nostra.

Ecco la ricetta:

3 fette di bacon o 3 cucchiai di burro
1/2 cipolla
1 spicchio d'aglio
225g di riso basmati
180g di passata di pomodoro
1 cucchiaino di zucchero
1 cucchiaino di sale
1/2 cucchiaino di pepe nero 
1 foglia di alloro
2 tazze di brodo di pollo o acqua 

Scaldate una pentola, aggiungete il burro e fatelo imbiondire leggermente, uniteci il bacon a pezzetti e rendetelo croccante.

Scolate il bacon e tenetelo da parte, nella stella pentola rosolate la cipolla rossa tagliata a cubettini, non appena pronta potete unirci il riso che avrete precedentemente lavato sotto l'acqua corrente per qualche minuto.
Non appena il riso inizia a gonfiare, uniteci la passata di pomodoro, il brodo o l'acqua, il sale, lo zucchero, il pepe e l'alloro.
Portate il riso ad ebollizione e poi coprite la pentola e proseguite la cottura per 20 minuti.
Ogni tanto io ho mescolato per controllare anche la cottura del riso.
Appena ultimata la cottura, spegnete la fiamma e togliete il coperchio, sgranate il riso con una forchetta e fatelo riposare nella sua pentola, per 5 min coperto con un panno.
Al momento di servire, cospargete il riso con il bacon e del prezzemolo fresco.

prova tecnica sfida MTC taste the world


venerdì 28 giugno 2019

DOLOR Y GLORIA CON OGNI MALEDETTA PAELLA!!!

CHE CALDO CHE FA...
E CHE VOGLIA DI PAELLA! 

Per la rubrica FOODIEMOVIE e solo per il pubblico di MAG ABOUT FOOD arriva Pedro Almodovar con il suo bellissimo "DOLOR Y GLORIA" a rendere calienti le nostre serate estive.


TUTTO QUI 


OH PEDRO! MI PAELLA! MI AMOR!


UNA BUONA VISIONE ED UNA BUONISSIMA PAELLA A TUTTI

martedì 14 maggio 2019

MAMMA MIA! CHE BONTA' QUESTA ROBINA QUA!!!

Ed ecco l'appuntamento per la rubrica FOODIEMOVIE solo su


Questo mese ci divertiamo con MAMMA MIA! un film pazzesco, allegro, godereccio insomma che ci riporta nel pieno del divertimento e del sentimento con una serie di ricette della mamma che aprono il cuore e racchiudono il vero significato della famiglia.




BUONA VISIONE 

mercoledì 24 aprile 2019

ECCO A VOI L'IMPERDIBILE DUMBO E LE COTOLETTE VOLANTI SOLO SU FOODIEMOVIE!!!

Ed eccoci all'immancabile appuntamento con la rubrica più figa che c'è che parla di cinema e cibo!.
Questa volta andiamo con un grande classico targato Disney DUMBO e con un'altrettanto classico della cucina italiana LA COTOLETTA ma a questo punto oserei dire mondiale.


Venite a leggere la mia recensione su MAG ABOUT FOOD  nella rubrica FOODIEMOVIE e prendete nota delle super ricette!.

Ecco a voi l'imperdibile 
DUMBO 
E LE COTOLETTE VOLANTI

mercoledì 13 marzo 2019

E questo mese di marzo FOODIEMOVIE è davvero da Oscar, con i CULT STRA CULT della cucina made in USA ed una recensione FAMELICA di un film splendido come GREEN BOOK.


TUTTO QUESTO SOLO SU 
MAG ABOUT FOOD 

sabato 23 febbraio 2019

Cari amici, ecco la nuova rubrica FoodieMovie in esclusiva per MTC Mag about Food e questo mese di Febbraio l'appuntamento è davvero regale.

con una strepitosa recensione del film BOHEMIAN RHAPSODY ed 8 meravigliose canzoni dei QUEEN tutte da mangiare!.




martedì 15 gennaio 2019

AMICI MIEI, SQUILLINO LE TROMBE E RULLINO I TAMBURI!!!


Oggi esce la mia nuova rubrica FoodieMovie su MTCHALLENGE 


Ci sono degli SCIROPPI STUPENDOSI e la mitica MARY POPPINS.
Se vi sentite bambini curiosi, correte subito a leggere la mia recensione del film e non dimenticatevi di portare con voi un cucchiaio, perchè con un poco di SCIROPPO la pillola va giu!.

IL RITORNO DI MARY POPPINS
 E GLI INCREDIBILI 
BUON FILM A TUTTI!

venerdì 13 luglio 2018

M'EAT........PORK RIBS......MAG ABOUT FOOD BY MTCHALLENGE!!!

Cari amici, finalmente l'estate impazza e con lei, facciamo fuochi e fiamme per soddisfare il nostro appetito!.
Infatti non c'è niente di meglio di un barbecue con gli amici per divertirsi e stare insieme e non c'è barbecue che si rispetti senza le costine di maiale.
Chi come me, fa parte del club "GRIGLIARE DURO", sa che i nostri amici americani hanno 1000 modi di grigliare le costine di maiale, le famose PORK RIBS , che sono di una goduria infinita e così tenere da sciogliersi in bocca....assolutamente divine.

jlo from "Dinero" music video from web

Ma come fanno gli americani a farle così dannatamente buone?, se lo volete scoprire, non dovete far altro che andare a leggervi tutti i segreti e le ricette più FIGHERRIME delle costine su, MAG ABOUT FOOD la rivista on-line dell'MTCHALLENGE.
Vi aspettano idee carnivore e gustose, con tutte le dritte per infuocare il mese di luglio e proclamarvi RE O REGINE DEL BBQ!.
Intanto vi metto una foto succulenta delle costine che ho preparato io e che troverete su MAG ABOUT FOOD, le piccanti e seducenti COSTINE IN SALSA CHIPOTLE.

HOT&SPICY
ALL YOU CAN RIBS!!!

BUONE COSTINE A TUTTI!



mercoledì 25 aprile 2018

LA DEFLAGRAZIONE DELLA TORTILLA DI PATATA CON SALSA DI FINOCCHI ALLO ZAFFERANO E BRICIOLE DI SALSICCIA CARAMELLATA.....SFIDA MTC....UNA BOMBA DI GUSTO!

Gira, il mondo gira, nello spazio senza fine, con gli amori appena nati con gli amori già finiti....ed è vero! Stramaledettamente vero! Tutto ha un’inizio ed una fine, nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma ed anche l’MTC.
Il cambiamento è ineluttabile, c’è bisogno di nuovi stimoli e nuove aspirazioni per continuare ad essere presenti ed accattivanti e la nostra Signora ALESSANDRAVAN PELT ,che ha una CAPA TANTA, lei lo ha già capito e da parecchio.
Questo percorso MTC, così come lo conosciamo, giunge ad una fine, ma riparte con un nuovo inizio e speriamo che Dio ce la mandi buona e senza vento (ALMENO PER ME), visto le rigorose dinamiche d’ingresso alla scuola Mtc, io come sempre, spero che una come me, alla bischero sciolto, non l’abbiano ancora trovata! 
Ora per chiudere degnamente questi lunghi anni di sfide, si è tornati alle origini, con quel genio folle della MAI, già perché la MAI, è sempre e soltanto l’unica ed inimitabile MAI, che esista al mondo!.
Una donna dolcissima, stimolante e assolutamente incredibile, che posso dire d’aver conosciuto di persona e che mi ha trasmesso tanto calore, tanta energia e tanta  empatia da restarne colpita per sempre.
Quindi ecco che la sfida Mtc n°72 trova il suo epilogo nella TORTILLA DI PATATE della Mai e nella sua celebrazione.
Doppia sfida, rifare la Tortilla di patata della Mai ed aggiungere soltanto un’ingrediente a piacere e poi sbizzarrirsi in una reinterpretazione, destrutturazione o deflagrazione (come nel mio caso) della Tortilla, mantenendo gli ingredienti base quali la patata e l’uovo e la cottura di almeno un’ingrediente in padella.
Detto questo, non si sono posti limiti alla fantasia e come ben sapete, all’Mtc, non si frigge mica con l’acqua e la community ha prodotto capolavori e meraviglie che mi hanno fatto dire:”ho visto cose che voi umani neanche potete immaginare” cose che nemmeno fra 100 anni sarò in grado di fare e sopratutto cose che hanno saputo raccontare l’idea e la creatività di chi le ha realizzate.....io speriamo che me la cavo!
Iniziando dalla Tortilla originale della Mai, ho semplicemente usato una cipolla rossa di Tropea, dolcissima e profumata e del rosmarino che con le patate è la morte sua.
Semplice, buonissima, l’ho mangiata fredda e devo dire che all’interno è rimasta bella umidina.
L’ho accompagnata con un’insalatina di porro, radicchio rosso di chioggia e del pan di zucchero, condita con olio sale pepe ed aceto di mele.
Per quanto riguarda la Tortilla creativa, ho dovuto pensare e pensare e ripensare, sono partita da un’idea e poi sono arrivata ad un’altra, il processo è stato lungo e faticoso, d’altronde sto pubblicando l’ultimo giorno....ma alla fine sono rimasta molto soddisfatta, sia come presentazione, come concetto e come abbinamento tra gli ingredienti.
Dunque tra reinterpretare, destrutturare, decontestualizzare, smontare, e quant'altro, io ho scelto di DEFLAGRARE LA TORTILLA, ovvero scomporre gli elementi come farebbe un'esplosione e rimetterli nel piatto.
Sembra facile ma non è! 
Ci sono voluti 2 giorni di preparazione e prove perché l’uovo non si voleva piegare alle regole del gioco e faceva un po’ come "cazzo gli pare", però alla fine ho vinto io!.
Quindi vi presento LA DEFLAGRAZIONE DELLE TORTILLA DI PATATA CON SALSA DI FINOCCHI ALLO ZAFFERANO E BRICIOLE DI SALSICCIA CARAMELLATA.
Ho scomposto l’uovo, separando l’albume dal tuorlo, li ho cotti entrambi in uno stampino cubico a bagno maria, ho tagliato un cubo di patata e fritto in padella, ho abbinato una salsa fresca fatta con finocchio e zafferano, morbida e cremosa, con la patata ci sta da 10 e per finire ho aggiunto un tocco di sapidità con una salsiccia sbriciolata cotta in padella e caramellata con del miele di castagno.
Gli ingredienti sono risultati ben bilanciati e la salsa delicata, smorza la forza del maiale e si lega bene con l’uovo senza coprirne il sapore.
Direi che la mia Tortilla creativa, è una vera bomba di gusto! 

Ingredienti per la Tortilla di Mai:

600gr di patate
5 uova
1 cipolla rossa di Tropea
1 rametto di rosmarino
Sale e pepe q.b.
Olio q.b.

Per l'insalata:
1 cespo di radicchio rosso di Chioggia
1 cespo di Lattuga Pan di zucchero
1 Porro
Sale e pepe q.b.
Olio e aceto di mele q.b.

Sbucciate le patate e tagliatele a tocchetti irregolari.
In una padella mettete l’olio e quando sarà pronto tuffateci le patate ed il rametto di rosmarino, fate cuocere per circa 5 minuti.
Sbattete le uova con il sale ed il pepe, togliete il rosmarino ed unite le patate nella ciotola delle uova avendo cura di non trasferire anche l’olio.
Amalgamate il tutto e versate in padella, aggiustate di sale e pepe e fate cuocere per altri 8 min.
Adesso prendete un coperchio per girare la
Tortilla, inumiditelo d’acqua, è importante perché vi garantirà che la tortilla non resti attaccata, girate la padella sul coperchio e ritrasferite la tortilla in padella.
Continuate la cottura per altri 5 min mentre con l’aiuto di un mestolo rincalzerete il bordo della tortilla per creare quel “cuscino” che è il suo tratto distintivo.
Trasferite in un piatto e fate raffreddare.
Prendete il radicchio, il pan di zucchero ed il porro, lavateli e affettateli, metteteli in una ciotola e conditeli con un’emulsione di olio, sale, pepe ed aceto di mele ed accompagnate la vostra tortilla.
TORTILLA DI PATATA 

Ingredienti per la Tortilla Creativa x 2 persone:

5 tuorli
5 albumi
1 patata 
1 salsiccia
1 cucchiaino di miele di castagno
Sale e pepe q.b.

Per la salsa Finocchio e Zafferano:

1 bustina di zafferano
1 finocchio
100ml di latte intero 
100ml di panna da montare (opzionale)
Sale e pepe q.b.

Preparate la salsa, lavate e tagliate il finocchio a pezzi, fatelo lessare in una pentola con il latte, aggiustate di sale e pepe e poi aggiungete lo zafferano.
Fate cuocere fino a che il finocchio non sarà morbido e poi frullate il tutto con un frullatore ad immersione.
Fate raffreddare la salsa e con un colino a maglie filtrate la salsa e mettetela in frigo coperta con la pellicola per almeno 1 oretta.
La salsa sarebbe pronta già così, ma naturalmente se volete dargli una consistenza più spumosa, vi consiglio di montare la panna ed incorporarla alla salsa, darete un tocco di cremosità che non guasta affatto.
Adesso dividete gli albumi dai tuorli, conditeli entrambi con sale e pepe, così da lasciarli “nature”, vogliamo esaltare l’uovo.
Dato che i tempi di cottura dell’uovo sono differenti, iniziate a cuocere gli albumi negli stampini a bagno maria, ci vorrà parecchio almeno 40 min.
Appena l’albume si sarà solidificato, lasciatelo raffreddare nello stampino e poi sformatelo e mettetelo da parte.
Stesso procedimento per il tuorlo, che però in 15 minuti si cuoce completamente.
Ricavate dei cubotti da una patata e friggeteli in padella, scolateli e salate.
Nel mentre frigge la patata, sbriciolate la salsiccia e cuocetela in padella, non appena sarà bella croccante, aggiungete un cucchiaino di miele di castagno, anche qui asciugate il grasso in eccesso con della carta forno ed assemblate il piatto.
Una base di salsa e poi tutti gli ingredienti partendo dal tuorlo, poi l’albume ed in fine la patata.
Accompagnate il tutto dalle briciole di salsiccia croccante.
PAZZESCO
 DELIZIOSO
 CREATIVO...ALMENO SPERO!
CON QUESTA RICETTA 
PARTECIPO ALLA SFIDA MTC72


domenica 25 marzo 2018

L'AFTERNOON TEA E LA STANZA DELL'ACRONIMO..........SFIDA MTC71.....WONDER TEA!!!

MTC 71 - L'Afternoon Tea e la Stanza dell'Acronimo


Questo mese la sfida MTC, la 71, e' sul British Afternoon Tea.   Tema proposto dalla vincitrice della sfida precedente sull'affumicatura casalinga, la brava Valeria Caracciolo.  La sua vincente ricetta (una roba...) la trovate QUI  http://www.murzillosaporito.com/post/2018/02/19/Smoke(d)-on-the-water-anatra-confit-con-pudding-di-brioche-allaglio-affumicato-e-chutney-allalbicocca.aspx

Il banner della sfida di questo mese e'...

CON QUESTA RICETTA PARTECIPO ALLA SFIDA MTC71

Premessa

Quando fai parte dell'MTC scopri che non ne puoi più fare a meno.
Anche quando la vita ti costringe a prendere le distanze da tante cose, capisci che l'MTC è una costante che ti caratterizza, ha un ritmo vorticoso ed adrenalinico che tutto travolge, ma l'MTC è così...prendere o lasciare.
Quindi che fai? ti butti a capo fitto nel bel mezzo di un mondo meraviglioso a sorseggiare un te' in un post congiunto con il signore dei fornelli, il super CORRADO, l'incredibile Cappellaio Matto che ha preparato per la sua Alice (ME) un banchetto adatto all'occasione.
Quale Alice non sarebbe curiosa di scoprire le meraviglie di CORRADO? AHAHAHAH!
Uh! poffare, poffarissimo! E' tardi! E 'tardi! E' tardi!
Che abbia il via, questo bizzarro Tea for Two....



Ecco i risultati...





(Alice entra nella stanza)

- Cos'e' questo posto?
- E' la stanza dell'Acronimo, dove si svolge perennemente un British Afternoon Tea.
- Piano, piano!  Cos'e' questo Acr..?   E perche' perennemente?
- Mia cara sedetevi e vi diro' tutto il necessario.

(Alice si accomoda)

- Deliziosa e sconosciuta fanciulla, permettete che mi presenti: sono il Cappellaio.   Matto, cosi' mi dicono.
- Io sono Alice.   Ma perche' quel cappello da 10/6?
- Sono un Cappellaio e faccio cappelli, e' chiaro.  Questo lo vendo a 10 scellini e 6 pence.  Gia'.  Davvero.   Incontestabilmente.   Sapete, tutto quel mercurio dei tessuti mi ha reso un po' balzano.  Sono mercuriale.  Evviva!
- Ma, signor Cappellaio, cosa c'entra questo col perenne Afternoon Tea?
- Ecco, vogliate guardare il mio orologio,  Sappiate che segna sempre la stessa ora.   Le 5, l'ora del te'.   E' chiaro, adesso, mia graziosa fanciulla?
- No, per niente.  Spiegatevi meglio, anche se siete tutto matto.
- Dovete sapere, Alice, che in passato sono stato accusato di ammazzare il tempo.  Era vero, la mia indolenza affiorava, hihihi.   Il tempo, sentito cio', si ritenne offeso e mi fermo' l'orologio.  Ora non cammina piu'.   Il tempo per me si e' fermato alle cinque del pomeriggio.   Saranno sempre le cinque del pomeriggio.  E cosa si fa alle cinque?   Ma l'Afternoon Tea, che diamine!   Ci siete arrivata, ora?  Questo e' un te' infinito, qui sono sempre le cinque del pomeriggio.
- Mi sembra assai monotono, signor Matto.
- Non proprio, sapete?   Qui, oltre a bere te' e gustare pasticcini, troviamo il modo di  vivacizzare la conversazione inventando degli acronimi.
- Acroche?
- Oh, e' semplice, pronunciamo solo le iniziali di certe parole.  A volte ci si capisce, a volte no.  Ma e' divertente inventarli.
- Che regola strana!
- Mia cara, tutto e' soggetto a regole.  Alcune vengono da Bath, che e' un posto pieno di neapolitans.  Ma, attenzione, le regole principali di questo mondo vengono da ben piu' in alto.  Vengono dal nume AVPG.
- AVPG?
- Non capite?  Vi daro' dei cenni: e' un nume ligure, ma vive lontano dalla terra dei mugugni.  Sempre impegnatissima, AVPG cento ne fa e centodue ne pensa.   Noi rispettiamo le sue regole, perche' lei ci sorveglia e ci giudica.  E dobbiamo comportarci bene, altrimenti ci bersaglia con i suoi temibili pipponi.
- La si puo' conoscere, questa AVPG?
- A volte si palesa dalle nostre parti, ma sparisce quasi subito.  Come che sia, avete capito adesso cos'e' un acronimo?
- Certo, non e' MTC (Mica Tanto Complicato)
- Avete fatto il vostro primo acronimo, Alice!  Avete imparato e MTC! (Mi Trovate Contento)
- Bene, bene, sembra divertente.   Ma visto che sono le cinque posso partecipare al vostro BAT? (British Afternoon Tea)
- Certamente!   Vedete, e' tutto pronto, a vostra disposizione.
- Che buon profumo!    Che te' usate, qui?
- Solo te' nero in foglia, naturalmente.   Un te' ricercato e buonissimo, MTC  (Ma Terribilmente Caro).
- Me ne versate un po'?
- Certamente, Alice, ma prima devo spiegarvi altre cose, con ampi dettagli...

(Alice perde la pazienza e tende la tazza vuota)

- Cappellaio, MTC (Molla il Te', Cacchio).

(il Cappellaio, impaurito, versa e Alice sorseggia il te')

- Scotta, Cappellaio!   E' davvero MTC (Molto, Troppo, Caldo).
- Il te' nero deve quasi bollire, mia cara.  Siamo matti, ma rispettiamo le regole, qui,   Non siamo MTC (Mica Totalmente Coglioni).
- Bene, bene, Cappellaio.  E quel gatto?  Lo vedo solo adesso, prima non c'era!
- Per forza. mia cara, e' un gatto del Cheshire.   Puo' rendersi invisibile.
- E come fa?
- Comincia a sorridere e piano piano sparisce.  Alla fine resta visibile solo il sorriso, ma poi svanisce anche quello.   Per lui e' difficile da fare, molto piu' facile ricomparire.   Cosa che puntualmente avviene quando ha fame.  MTC (Molto Tempestivamente Compare).
- A proposito di fame, vedo sul tavolo torta e pasticcini
- Certo, abbiamo un Drizzle Cake e degli Scones.
- Drizzle che?
- E' un dolce semplice, ma buono.  Dopo la cottura viene spruzzato (drizzle) con aromi vari, qui con del succo di lime.   Lo facciamo sour.   La ricetta e' “Lemon Drizzle Cake”, mattescamente piratata da da Cakes and Bakes di Linda Collister.    Un classico drizzle cake.
- E lo drizzlate voi, Cappellaio?
- Ma io lo drizzlo volentieri, mia cara.   E se devo spruzzare, spruzzo. 
- Non vi contenete, eh?
- Non siate irriverente, fanciulla!    Attenzione, MTC!! (Mai Titillare i Cappellai)
- Oh, insomma!   Piuttosto, come si fa questo Drizzle-Spruzzo?
- Per uno stampo da 24 cm ci vogliono 180 g di zucchero, 220 g di burro morbido, 220 g di farina 00, 3 uova, 1 baccello di vaniglia, la buccia grattugiata di un limone, 1 bustina di lievito in polvere.
- E poi?
- E poi, per la bagna finale, il drizzlaggio, ci vogliono mezzo bicchiere di succo di lime, mezzo bicchiere di Vermouth dry, mezzo bicchiere di acqua e 2 cucchiai di zucchero finissimo.
- E, caro il mio matto, come si combinano?
- Si combinano con le fruste elettriche.   Prima si uniscono zucchero, burro e semini di vaniglia.  Si lavora il tutto a frusta veloce per almeno 5 minuti, poi si aggiungono una alla volta le uova, sempre lavorando.   Infine si aggiunge gradatamente la farina e il lievito, frustando a tutto spiano.
- Insomma: si deve MTC (Mescolare Tutto Continuamente)
- Esatto, mia cara.   L'impasto risulta denso, ma va bene cosi'.   Lo si versa nello stampo, preventivamente imburrato e infarinato, e si infila tutto in forno ventilato a 190 gradi.  Dopo 15 minuti coprire con alluminio e proseguire la cottura per altri 25  minuti.   O giu' di li'.
- Ho capito caro Cappellaio, ma, e la bagna?
- La si prepara verso la fine della cottura del dolce, mescolando vigorosamente tutti gli ingredienti relativi.  In particolare lo zucchero fine si dovra' ben sciogliere.   Quando la cottura e' completa si sforma il dolce e lo si drizzla ben bene, bagnando con la bagna (hahaha) tutta la superficie.   Poco a poco, con pazienza.   Una volta raffreddato (etciii) lo si serve.  Delizioso, mia cara.
- Sembra proprio buono, ne prendo una fetta.

(Assaggia)

- Bravo Cappellaio, MTC (Meravigliosa Tecnica Culinaria).   Adesso un sorso di te' e.. accidenti, mi sono macchiata!   MTC (Mie Tette Coperte) di te' bollente.

(Alice si guarda il vestito con una smorfia)

- Attenta, Alice, il vestitino puo' restare macchiato.   Ora vi aiuto.   Strofinero' ben bene quel vostro davanzale e...

(Fa per avvicinarsi con uno straccio in mano)

- State lontano, Matto di un Cappellaio.   MTC!! (Mai Toccare Cioccie)
- Perdonatemi, era solo buona volonta'.
- Seee, seee...    Piuttosto, come sono quegli Scones?
- Assaggiateli, mia cara, e ditemi se vi piacciono, li ho fatti io..

(Alice con due dita porta uno scone alla boccuccia a culo di gallina)
- Pero', sono deliziosi.   Come sono fatti?
- Servono... 375 g di farina autolievitante, 1 cucchiaio di zucchero, 1 cucchiaino di sale, 30g di burro, 1 cucchiaio di scorza di limone grattugiata, 180ml di latte e infine 125 ml di acqua.  Ricetta tratta dal blog di Patrizia Malomo e da tratta da “Food to Love” di Gennaio 2018  Preriscaldare il forno a 240 gradi se statico o 220 se ventilato.  Imburrare una teglia di 20x20cm.  Mettere farina, zucchero e sale in una ciotola e con la punta delle dita strofinare il burro con la farina.  Aggiungere la scorza di limone e mescolare.   Quindi fare una fontana con la farina e versarci il latte e quasi tutta l'acqua.   Mescolare per incorporare farina e liquidi fino a ottenere un impasto soffice e appiccicoso.  Aggiungere acqua solo se l'impasto fosse troppo denso.   Impastare velocemente su una superficie infarinata e appiattire delicatamente fino a uno spessore di circa 2 cm.   Con un tagliapasta di circa 4,5 cm ottenere tanti dischetti e passarli nella teglia.   Far cuocere per 15 minuti, facendo attenzione che non coloriscano troppo.  Spalmare di abbondante burro e di confettura di fragola nella quale si sara' preventivamente aggiunto, mescolando, un cucchiaino di zenzero in polvere.   Zenzero!! Hihihi.  Sono matto.
- Caro Cappellaio Matto adesso che ho mangiato mi sento molto meglio.   Facciamo un po' di conversazione, che ne dite?    Potreste non essere Matto per un po'?
- Ai vostri ordini.   Vi propongo un indovinello, da Cappellaio quale io sono: che differenza c'e' tra un Cappello, appunto, e una Cappella?
- MTC (Mi Tramortite, Cappellaio), che relazione puo' esservi tra le due cose?
- Vi daro' un indizio, mia cara fanciulla, hanno una posizione assai simile. 
- ??????
- Non ci siete arrivata?
- No, come potrei?  L'uno e' di feltro, l'altra di muratura.   O essa e' la moglie del Cappello?   Mi arrendo.   E poi, che c'entra la posizione?
- Voi equivocate, la Cappella non e' la moglie del Cappello.  La soluzione e'  molto semplice: non c'e' nessuna differenza, perche' la posizione di entrambi e' in cima a qualcosa di elevato.
- Come, come?
- Sono pronto a dimostrarvelo in pratica, se gradite

(Esegue...).

- Ora ho capito, anzi lo sto vedendo proprio!!  Cessate la dimostrazione, prego, e riponete.

(Sospiro del Cappellaio)

- Piuttosto io avrei ancora fame.  Avrei ancora posto per qualche sandwiches.  Ne avete?
- Non ne ho fatti.   Capitemi: per farli secondo tradizione avrei dovuto affettare un Cetriolo.
- Ma in un Tea for Two il cetriolo e' necessario...   Nei sandwiches, ovviamente.   Non cosi', sventolato.
- Perdonatemi, ma tutti giorni deve fare la sua Ora d'Aria.
- Niente imbottiture di sandwich oggi, Cappellaio.   Ma vi e' proprio tanto caro il vostro Cetriolo?
- Indubbiamente!   Vi spieghero' la cosa con un aneddoto.   Saprete che qui in Wonderland ci sono due regine.
- Certo che lo so, la Regina Bianca e la Regina Rossa.
- Adesso e' cosi', mia cara, ma prima erano tutte e due Bianche. 
- Due regine bianche?   Che banalita'...
- Le due regine erano bianche uguali uguali, ma avevano caratteri diversi.  Una era tranquilla e senza malizie, l'altra era, come dire, piu' vivace.  Del resto, conoscerete il detto "Le brave ragazze vanno in paradiso, le altre vanno dappertutto".
- Si, ma che c'entra il cetriolo?
- c'entra, c'entra.  Ho convinto la regina piu' vivace a provare le virtu' del Cetriolo Magico,
- MTC (Maremma Trombina, Cappellaio), vi date da fare!!
- Sì, ma la Regina, dopo averlo ben valutato, voleva tagliarlo e tenerselo.  Voi capite, non potevo permetterlo.
- Capisco il vostro punto di vista sul Cetriolo Magico, ma che c'entra col colore della regina?
- Ecco, la Magia e' stata esercitata a lungo e quando me ne sono andato la regina era diventata tutta rossa.   La regina era, insomma, irritata.

(Alice non apprezza)

- MTC (Ma Tacete, Coglione).   La vostra compagnia non mi piace piu'.   Me ne vado e VFC.  Trovero' altri Tea Party, altri cetrioli.

(Si alza e se ne va)

- Ci rivedremo, Alice?

(Lei si volta: "Non qui, forse a Bath")

Grazie di vero cuore a Corrado per l'immenso lavoro fatto e perchè solo lui è capace di tanto genio e raffinata sregolatezza!
FROM THE RED GIANT RIBBON WITH LOVE!

giovedì 26 ottobre 2017

CANNOLI DI SFOGLIA CON CREMA AL COCCO E SCAGLIE DI CIOCCOLATO FONDENTE E CANNOLI DI SFOGLIA CON BANANA CREAM CHEESE......SFIDA MTC 68.....HABEMUS QUALCOSA (NON SO COSA) MA QUALCOSA!!!

Sfida MTC 68    I CANNOLI DI SFOGLIA  di quella SANTISSIMA FEMMINA della FRANCESCA del blog 121GRADI.
La mia reazione quando ho visto la ricetta è stata breve ma concisa:"CAZZAROLA MA NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!"
Ed a seguire:"MA NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!"
E per chiudere:"MA NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!"

Dopo c'è stato il DISASTRO.

Non ci voleva molto per prevederlo, dato che dopo LA MORTE, l'altra certezza della vita è che NON SONO TROMBATA PER I DOLCI.
Mi sono armata di pazienza, ho letto i commenti di chi aveva avuto qualche difficoltà con la sfoglia, ho studiato la ricetta della Francesca, ho guardato i video di Igino Massari, ho chiesto anche al padre eterno, che però al momento era occupato e mi sono ricordata dell'incubo che fu fare la sfoglia per la sfida dei Cornetti, ma nonostante questo, ho voluto dare il mio contributo all'umanità.
Ho messo in campo il modulo 4-4-2 con tutte le tecniche base e non ha funzionato, i miei cannoli si sono APERTI IN DUE COME UNA MELA e mentre il Cosciotto si disperava con me (ma sotto sotto si disperava perchè, a rischio, c'era che non facessi le creme e quindi non gli sarebbe toccato nulla, ma facciamo finta che fosse ammore) ho subito capito, che qualcosa non aveva funzionato con le pieghe della pasta.
Con santa pazienza ho capito che avevo guardato il video sbagliato il 4-4-2 di Arrigo Sacchi e non quello di Igino Massari, quindi ci ho riprovato sempre con la stessa pasta ed HABEMUS TROIAIO, come volevasi dimostrare, la stesura della sfoglia per il verso sbagliato, mentre davo le pieghe, ha compiuto il disastro e quindi ho dovuto buttare via tutto e ricominciare da capo.
Il marito sempre a bocca asciutta, cominciava a salutare le creme che MAI sarebbero arrivate.
Animata da una forza sconosciuta, ho fatto nottata e mi sono rimessa a fare la sfoglia, senza il mio sonno, ma con i suoi riposi, con le pieghe giuste e con tutti i SANTI del paradiso a supportarmi, alla fine STREMATA, ce l'ho fatta!.
Insomma, forse l'ho tirata troppo sottile, alla fin sembravano delle tagliatelle, forse li ho stretti anche troppo e forse la sfogliatura poteva venire meglio, l'unica cosa certa è che sono tutti pezzi unici, tutti differenti, manco a farlo apposta, uno SPUCINIO degno della peggior pasticceria di Caracas.
Per questo chiedo venia, a Francesca, che ha delle mani d'oro e che ha lanciato una sfida davvero difficile, ma proprio i miei cannoli, sono una vergogna e lo so.
Il mondo poteva farne tranquillamente a meno, ma pensate a quanto è stato felice il Cosciotto che ha potuto finalmente avere la sua crema.
E parlando della crema, anzi delle mille idee che mi si sono affacciate al cervello, la Francesca, ha voluto che i cannoli fossero dedicati a qualcuno o qualcosa ed io, ho dedicato i miei cannoli alle Hawaii, a quel luogo magico, profumato, selvaggio, paradisiaco che mi ha conquistata con i suoi sapori e che mi ha cullata con la sua musica e che, ancora oggi, il suo ricordo è il mio pacificatore, nei momenti difficili.
Ho sempre viaggiato e continuerò a farlo, ma nessun altro luogo ha lasciato un segno così profondo come le Hawaii.
Ho ricordo d'aver mangiato tantissimo Banana Bread e proprio da quel profumo inconfondibile nasce la mia BANANA CREAM CHEESE, densa, cremosa, avvolgente, nella tradizionale versione americana che è un pò MAPPAZZONA, ma che, con la delicatezza della sfoglia ci sta da DIO!!!.
L'altra crema invece è la classica CREMA PASTICCERA AL COCCO con l'aggiunta di scaglie di cioccolato fondente, una goduria immensa, una sensazione di freschezza, data dal cocco, che ti spinge a provarne subito un altro.
Il risultato di questa sfida, alla fine è stato buono, le creme deliziose, gli abbinamenti semplici ma che funzionano e sopratutto dopo i cornetti e dopo i cannoli, MAI E POI MAI rifarò la sfoglia in vita mia.
DETTO QUESTO...VI LOVVO TUTTI A PRESCINDERE.

INGREDIENTI PER LA RICETTA DELLA SFOGLIA DI FRANCESCA RIPORTO FEDELMENTE DAL SUO BLOG:

Per il panetto:
350gr di burro
150gr di farina

Per il pestello:
350gr di farina 00
150gr di burro
20gr di sale
acqua fredda 50gr
vino bianco secco 60gr
Malto (facoltativo) 10gr

Procedimento
Per prima cosa ho provveduto a preparare il panetto. Si può fare a mano su un piano, su una spianatoia o con l'aiuto della planetaria usando la foglia.
Ho utilizzato il burro ancora freddo di frigorifero e l'ho amalgamato con la farina.
Il composto non va lavorato troppo a lungo, deve essere omogeneo ma il burro deve mantenere una discreta plasticità. Fatto questo ho modellato il panetto dandoli una forma quanto più rettangolare possibile e l'ho avvolto in pellicola alimentare e riposto in frigo per un’ora e mezzo.

Nel frattempo ho preparato il pastello inserendo la farina e il burro in planetaria munita di gancio e impastando con i liquidi; l'acqua fredda con il sale disciolto all'interno e il vino bianco secco freddo anch'esso. Si può fare anche a mano, distribuendo all'interno della farina disposta a fontana gli altri ingredienti ed impastando con i liquidi manualmente.
A questo punto ci troviamo difronte ad un bivio: alcuni sostengono sia bene lavorare molto l'impasto altri invece che sia meglio lavorarlo poco, lasciandolo un po' grezzo poiché saranno le stratificazioni successive, dovute ai passaggi dei vari giri e stesure a rendere l'impasto liscio e perfetto. Io seguo questa seconda strada, perciò lavorate l'impasto quel tanto che basta ad ottenerlo compatto anche se leggermente grumoso.
Ho avvolto l'impasto nella pellicola e l'ho fatto riposare in frigo per mezz'ora. Si può lasciare anche fuori dal frigorifero, in verità fate come preferite, personalmente preferisco i riposi al fresco. Trascorso questo tempo ho ripreso l'impasto e l'ho steso con il mattarello cercando di darli una forma rettangolare fin da subito. Tenete a mente che durante la preparazione la forma rettangolare va mantenuta il più possibile affinché non ci siano sovrapposizioni di pasta e non si rischi di ottenere una sfogliatura troppo disomogenea, ricordate anche che durante tutti i passaggi della lavorazione il mattarello e il piano andranno sempre leggermente spolverati di farina, per evitare che la pasta si attacchi.
Ho steso la pasta allo spessore di 1 cm circa e ho steso anche il panetto freddo, disponendolo tra due fogli di carta forno e dandoli inizialmente dei colpi con il mattarello fino ad abbassarlo e poi quando appare di nuovo lavorabile con il mattarello in maniera classica fino a che non è della solita altezza del pastello ma di metà lunghezza, in modo tale che una volta poggiato nella parte centrale della pasta( sia possibile ricoprirlo con i due lembi di pasta. 

A questo punto mantenendo i lati aperti in alto e in basso ho eseguito il primo giro a 3, portando la parte alta verso il centro e ricoprendola con quella in basso in modo tale da ottenere tre strati di pasta sovrapposti ed ho steso la pasta. Subito dopo ho eseguito la prima piega a quattro, ho ribaltato il lato inferiore e quello superiore verso il centro e poi ho chiuso a libro la pasta, in modo tale da ottenere quattro strati. Ho messo in frigorifero a riposare per 45 minuti circa. Una volta ripreso l'impasto l'ho steso, sempre in forma di rettangolo, mantenendo il lato chiuso alla mia destra. La pasta sfoglia si stende sempre nel solito verso, lato aperto davanti,lato chiuso a destra, e sempre lavorando il più possibile in verticale ed aggiustando via via in orizzontale.
A questo punto ho eseguito tutti i giri, sono ancora 4 in totale, 2 a 3 e 2 a 4, alternandoli e intervallandoli dopo ogni giro con riposi in frigo di 20-30 minuti.
Una volta eseguiti tutti i giri la vostra sfoglia sarà pronta per essere cotta, deve fare solo un ultimo riposo in frigo di minimo un'ora. Io come già detto lo lascio proprio dormire tutta la notte.


Ho ripreso la pasta sfoglia, ne ho tagliato un pezzetto(la pasta è molta perciò a meno che non vogliate fare tantissimi cannoli ve ne avanzerà anche per altre preparazioni) e l'ho steso alto circa 1cm, poi ne ho ricavate tante strisce larghe circa 1,5 cm che ho arrotolato sullo stampo per cannoli, via via sovrapponendo leggermente la parte di striscia che andavo arrotolando su quella già arrotolata. In molte ricette questo passaggio non prevede alcuna spennellatura, io invece preferisco spennellare appena con uovo sbattuto la parte interna della striscia prima di arrotolarla per avere una maggiore stabilità della forma in cottura. Ne ho realizzati di due tipi, aperti da entrambe le parti a forma di piccolo cannolo e chiusi da una parte e aperti dall'altro a forma di piccolo cannone o cornucopia. In sostanza non cambia niente, solo la forma dello stampo sul quale vengono arrotolate le strisce di pasta. 
A questo punto ho passato i cannoli in frigo per 15 minuti e una volta ripresi, li ho spennellati in superficie con uovo sbattuto, ho spolverato con zucchero a velo e li ho lasciati cuocere in forno statico a 190° per 15/20 minuti circa.

ECCO LE MIE OSCENITA' MA VA BENE LO STESSO

INGREDIENTI PER LA CREMA PASTICCERA AL COCCO:
500ml di Latte intero
60gr di farina di cocco
2 tuorli
40gr di zucchero
30gr di amido di mais o maizena
1 bacca di vaniglia
scaglie di cioccolato fondente q.b.

Versate il latte in una casseruola con la farina di cocco e la bacca di vaniglia, fate cuocere a fuoco dolce e poi fate riposare per 10 minuti.
Togliete la bacca di vaniglia e filtrate il latte schiacciando bene il cocco con un cucchiaio e tenetelo da parte.
Montate i tuorli con lo zucchero, aggiungete la maizena e stemperatela con un goccio di latte freddo.
Versate tutto in una pentola, unite il latte al cocco che avete preparato e mettete sul fuoco, mescolando sempre fino a che la crema non si sarà addensata.
Lasciate riposare coperta con la pellicola fino al momento del consumo.
INGREDIENTI PER LA BANANA CREAM CHEESE:
400gr di philadelphia o quark
100gr di burro ammorbidito
1 banana matura
200gr di zucchero a velo

Tagliate la banana in pezzetti e con la forchetta schiacciatela fino a renderla una purea.
Lasciate il burro a temperatura ambiente, fatelo a pezzetti e lavoratelo nella planetaria insieme allo zucchero a velo fino ad avere una crema omogenea e morbida.
Lavorate il formaggio con la purea di banana, andate ad occhio perchè la banana, rende la crema di formaggio molto liquida.
Adesso unite la crema al burro al formaggio, lavorate bene e se vi sembra troppo liquida aggiungete dell'altro formaggio.
Coprite con pellicola e fate riposare in frigo fino al consumo, così si compatta meglio.
Mettete le creme in due sac a poche e riempite i cannoli, spolverate la crema al cocco con scaglie di cioccolato fondente.
I cannoli vuoti, si mantengono benissimo per almeno 5 giorni, conservati in una contenitore per alimenti.
Una volta ripieni vanno consumati nel più breve tempo possibile perchè l'umido della crema li tende ad ammosciare, andrebbero isolati con tecniche di pasticceria che a noi comuni mortali sfuggono, quindi vanno cotti e mangiati, ma non credo che troverete difficoltà in questa fase della ricetta.
HABEMUS CANNOLI
HAWAIIAN STYLE
COCCO E CIOCCOLATO
 BANANA CREAM CHEESE
PARTECIPO ALLA SFIDA MTC 68